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Il rating di legalità

Motta di Livenza, 03 febbraio 2015

 

Circolare aggiornamento Decreto legislativo 231 del 2001

 

Rating di legalità: pubblicato il nuovo regolamento attuativo da parte dell’Authority per la concorrenza, il Modello 231 è richiamato come requisito applicabile introdotto nel 2012, il Rating di legalità è uno strumento progettato per promuovere il comportamento etico delle aziende italiane. Attraverso l’attribuzione di un punteggio (il rating appunto) si possono individuare le imprese virtuose e lo stesso rating rende più semplice, per esempio, l’accesso al credito bancario o la concessione di finanziamenti pubblici. L’ottenimento del rating inoltre è uno strumento di differenziazione rispetto ai concorrenti o di valorizzazione di una campagna di comunicazione.

 

Come tutti i rating è tecnicamente una misura, in questo caso di tipo qualitativo, che fornisce un riferimento sul livello di legalità, includendo quello proposto anche aspetti di governance o gli aspetti tipici della responsabilità sociale d’impresa. Il rating prevede l’identificazione del livello attraverso il simbolo delle stelle, che vanno da una (il minimo) a tre (che è il punteggio massimo).

Il documento di riferimento è la Delibera dell’AGCM del 14 novembre 2014, n. 24075 – pubblicata il 15 dicembre 2014 sulla Gazzetta Ufficiale – denominata: Regolamento attuativo in materia di rating di legalità.

È importante segnalare che nell’attribuzione del rating, è previsto un continuo riferimento ai fini della assegnazione o dell’incremento del punteggio al Decreto Legislativo 231 del 2001.

In particolare:

  • Articolo 2: Requisiti per l’attribuzione del rating di legalità.

    Dichiarazione per l’impresa, vedere lettera c) “che nei propri confronti non è stata pronunciata sentenza di condanna e non sono state adottate misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231”.

  • Articolo 3: Valutazione dei requisiti (miglioramento del punteggio minimo)

    Comma 2 lettera c) “adozione di una funzione o struttura organizzativa, anche in outsourcing, che espleti il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa o di un Modello organizzativo ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231”.

     

    Note operative sul rating

    I soggetti che possono richiedere il rating sono quelle imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale, che hanno raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio e che risultano iscritte nel registro delle imprese da almeno due anni. La domanda deve essere inoltrata telematicamente tramite formulario specifico presente sul sito dell’Authority (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - AGCM), la qualifica ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile.