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IL PASSAGGIO GENERAZIONALE: COME GESTIRLO?

IL PASSAGGIO GENERAZIONALE DELL’AZIENDA: COME GESTIRLO?

Il tessuto imprenditoriale italiano è composto per il 95% da imprese che impiegano meno di 10 dipendenti. Queste imprese sono comunemente incentrate su una persona, l’imprenditore, fondatore dell’impresa e capo di una famiglia i cui membri occupano ruoli chiave all’interno dell’azienda.  

 

Vantaggio del modello di impresa familiare è che l’approccio decisionale è sicuramente orientato verso orizzonti di lungo periodo, in quanto l’impresa viene considerata dall’imprenditore come una “propria creatura”, atta a garantire il sostentamento economico futuro della propria famiglia.

Aspetto molto delicato è il passaggio generazionale dell’azienda, in quanto dopo molti anni di assiduo controllo dell’impresa, l’imprenditore si trova nella situazione di dover affrontare il passaggio del testimone e quindi si vede costretto a trasmettere l’anima imprenditoriale ad un’altra persona della propria famiglia.

Il passaggio va pianificato con largo anticipo e deve essere gestito in modo tale da evitare che una volta completata la fase di transizione, chi subentra risulti impreparato o non in grado di governare una complessa realtà come una impresa commerciale.

Il mancato presidio della corretta e armoniosa gestione del passaggio può generare il declino dell’azienda. Le criticità che più sovente si manifestano, si possono riassumere in alcune fattispecie che vengono di seguito riportate:

-  la nuova generazione ripercorre gli stessi passi di quella precedente senza evolvere la realtà aziendale, senza quindi guidare l’impresa nel cambiamento dell’ambiente competitivo;

- rivoluzione dell’assetto organizzativo aziendale esautorando la vecchia generazione e dimenticando gli aspetti che nel passato hanno generato valore;

- difficoltà dell’imprenditore/fondatore di accettare il ruolo più defilato.

La gestione del passaggio è una fase delicatissima della vita aziendale che deve essere gestita nel modo più accurato possibile. Affinché l’equilibrio aziendale non ne risenta è opportuno che l’imprenditore ponga in essere tutte le azioni necessarie per preservare il valore aziendale che dovrà essere trasmesso. Per garantire la continuità l’imprenditore è opportuno che si affidi a figure professionali specializzate che lo possano accompagnare nella corretta gestione della fase di transizione. Il professionista incaricato potrà formalizzare le attività ritenute più opportune per unire gli aspetti positivi delle diverse generazioni affinché il passaggio generazionale si tramuti da problematica a opportunità di miglioramento.

Il professionista a cui può essere affidato l’incarico di gestire il passaggio generazionale potrà gestire gli aspetti che riguardano:

  • la sfera il diritto tributario e societario;
  • il diritto successorio;
  • la pianificazione del passaggio successorio. 

  Infine, la gestione del passaggio generazione può formalizzarsi mediante gli strumenti messi a disposizione dal legislatore come:

  • donazione di azienda;
  • conferimento;
  • donazione di partecipazioni;
  • patto di famiglia;
  • trust.

L’utilizzabilità dello strumento più opportuno dovrà essere valutato con il professionista incaricato unitamente al piano strategico più ampio che permetta di non intaccare il valore dell’azienda oggetto di trasferimento e garantire la continuità operativa.