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MODELLI 231: IL DECRETO SUL WHISTLEBLOWING

MODELLI 231: IL DECRETO SUL WHISTLEBLOWING OBBLIGA ALLA SEGNALAZIONE

La lotta alla corruzione passa anche dalla tutela dei segnalanti 

Lo scorso 21 gennaio la Camera ha approvato il disegno di legge per il contrasto alla corruzione, che tuteli il cosiddetto “whistleblower”, cioè colui che denuncia l’attività illecita di un’azienda o ente pubblico.

Il provvedimento rafforza il livello di protezione per la persona che decide di segnalare dei possibili illeciti coinvolgendo direttamente l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che può punire l’ente che ha adottato misure discriminatorie (come ad esempio il demansionamento o il trasferimento) nei confronti del dipendente con sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 5 mila ad un massimo di 30 mila euro.

La segnalazione, ovviamente, deve essere inoltrata secondo i principi della buona fede, cioè deve sussistere da parte di chi denuncia una “ragionevole convinzione fondata su elementi di fatto, che la condotta illecita segnalata si sia verificata“.

Il provvedimento non si rivolge unicamente al settore pubblico, allargando infatti il suo campo di applicazione al settore privato tramite l’inserimento nei modelli organizzativi previsti dal Decreto Legislativo 231, di specifici obblighi per le società che li hanno adottati.

In particolare viene rimarcato l’obbligo per il vertice aziendale, i dipendenti ed i collaboratori “di presentare a tutela dell’integrità dell’ente segnalazioni circostanziate di condotte illecite che in buona fede, sulla base della ragionevole convinzione fondata su elementi di fatto, ritengano si siano verificate”. Le eventuali condotte illecite denunciate devono necessariamente riferirsi ad uno o più dei reati presupposto inseriti all’interno del Decreto 231.

Fondamentale quindi che l’ente istituisca specifici canali informativi “dedicati”, diretti a facilitare il flusso di segnalazioni ed informazioni verso l’Organismo di Vigilanza (OdV) o verso i comitati etici incaricati di vigilare sull’applicazione del Modello 231.

Il provvedimento è al vaglio del Senato.